domenica 28 dicembre 2008

Lezioni Di Cioccolato


Italia



Durata: 1h e 47'
Genere: Commedia
Regia: Claudio Cupellini


Anno: 2007


Trama:


Kamal ( Hassani Shapi ) è un manovale egiziano che lavora in nero presso l'impresa edile di Mattia ( Luca Argentero ). Un giorno la tragedia: una corda si spezza e Kamal vola giù dal tetto su cui sta lavorando. Per Mattia è l'inizio di un incubo: poco prima dell'incidente Kamal era stato selezionato per un corso in una scuola del Cioccolato, ma ora che ha le braccia rotte sarà Mattia, in cambio del suo silenzio, a doverne assumere l' identità e frequentare il corso al posto suo. E con il massimo profitto, altrimenti lo denuncerà. Da qui una serie di equivoci e malintesi porteranno i due a scoprire un lato di loro che non conoscevano.


VOTO: Davide 7 - Valentina 7

sabato 20 dicembre 2008

Ultimatum Alla Terra


USA



Durata: 1h e 43'
Genere: Fantascienza
Regia: Scott Derrickson



Anno: 2008




Trama:


Gli alieni sbarcano sulla Terra precisamente a Washington DC. Dall'astronave esce il messaggiero Klaatu ( Keanu Reeves ), alieno con sembianze umane, con un messaggio: Vivete in pace rispettando la Terra o vi distruggeremo.


VOTO: Valentina 4 - Davide 5

Recensione ULTIMATUM ALLA TERRA a cura di Davide

Sono passati ben 57 anni dalla pellicola originale di Robert Wiise e ora nel 2008 Derrickson ci prova con un remake nettamente sottotono e sotto le aspettative.


Klaatu ( Keanu Reeves ) è un alieno con sembianze umane il cui obiettivo è avvisare il popolo umano che se non migliora il proprio stile di vita sarà eliminato dal pianeta Terra. Al fianco di Klaatu, l’indistruttibile Robot Gort, rifatto per il film di Derrickson utilizzando, secondo me, troppi effetti speciali rovinando l’ideale che tutti avevamo del “Vecchio Gort” di Wiise, cioè di una macchina indistruttibile, altamente tecnologica ma estremamente reale…realtà che si è persa per i dettagli digitali troppo avanzati utilizzata dalla squadra di Derrickson.

Perché rifare il remake di un film fantascientifico, un classico tra i più amati della storia del cinema, rischiando di fare solo un grosso flop? A questa domanda io personalmente non sò dare una risposta ma leggendo un intervista di Scott Derrikson possiamo cercare di dare un senso a questo Harakiri cinematografico. Derrikson dice che ha studiato a fondo il vecchio film per non rischiare di trascurare lo spirito del film di Wiise, spirito che ha voluto infondere anche nel suo film, incentrando tutto sul fatto che l’umanità riesce solo ad autodistruggersi, trasmettendo un segnale forte e chiaro: - i veri cattivi siamo noi - .

L’unica scena valida del film, carica di tensione, è quella dove Klaatu viene sottoposto al test della macchina della verità…Basta…il resto si può anche cancellare.


Critica che loda Action ed effetti speciali, citando e sottolineando che la realizzazione dei dettagli digitali era a cura della Weta Digital ( Il Signore degli Anelli ), e devo dire che ne ero entusiasta di questa nota sinonimo di qualità, ma purtroppo ho rischiato di addormentarmi in poltrona ed è successo solo due volte nella mia carriera da cine-amatore ( The New WorldParlami D’Amore ).
Ho trovato ULTIMATUM ALLA TERRA di una noia mortale, lento e mal recitato, ormai non c’era più niente da dire rispetto al film di Wiise, e posso sembrare monotono ma un remake io non l’avrei fatto.
Azione nulla e quando si inizia ad intravedere qualcosa il film praticamente è alla fine; effetti speciali lodati dalla critica ma a parte Gort non sono degni di nota e del nome della Major che ne cura gli aspetti grafici.
Film bocciato e remake fallito.

venerdì 19 dicembre 2008

Come Dio Comanda

Italia




Durata: 1h e 43'
Genere: Drammatico
Regia: Gabriele Salvatores


Anno: 2008




Trama:


Rino e Cristiano Zena ( Filippo Timi - Alvaro Caleca ) sono padre e figlio. Rino, alcolizzato e disoccupato cresce il figlio come può. Cristiano, 14enne frequenta le scuole medie e ha come modello di vita il padre; padre che lo educa attraverso la violenza e all'odio razziale secondo criteri filo-nazisti, ma che allo stesso tempo lo ama più della sua stessa vita. I due hanno come amico il matto del paese Quattro Formaggi ( Elio Germano )... Una sera sparisce una ragazza del paese compagna di classe di Cristiano...


VOTO: Davide 7,5 - Valentina 7,5

martedì 16 dicembre 2008

E Venne Il Giorno


USA - India


Durata: 1h e 28'
Genere: Thriller
Regia: M. Night Shyamalan


Vietato ai Minori 14 anni


Anno: 2008



Trama:


New York. Central Park. Ore 8.33 del mattino. Tutto ha inizio all'improvviso, quando diverse persone muoiono. Sembra che qualcosa si insinui nelle loro menti e ne provochi il suicidio. Si pensa subito alla causa terroristica...ma non è la strada giusta....
Per l'insegnante di scienze, Elliott ( Mark Wahlberg ), e sua moglie Alma ( Zooey Deschanel ), l'unica preoccupazione è di salvarsi da questi misteriosi attacchi. Inizia così una lunga fuga da qualcosa di oscuro e sconosciuto, che non può essere sconfitto...quindi bisognerà aspettare che la sua furia finisca...forse...

VOTO: Davide 6.5

sabato 13 dicembre 2008

Io Sono Leggenda


USA


Durata: 1h e 41'
Genere: Fantascienza
Regia: Francis Lawrence


Anno: 2007



Trama:


Robert Neville ( Will Smith ) è l'unico uomo rimasto nella città di New York e forse in tutto il Mondo, a causa di un epidemia che ha sterminato il genere umano. Il virus è stato creato dall'uomo che alla continua ricerca di una cura per il cancro, ha creato il laboratorio un morbo letale. Tre anni dopo il disastro, Neville tenta ancora di capire per quale ragione lui sia rimasto immune al virus ed è alla ricerca disperata di un contatto con altri sopravvissuti, cercando, in tutto questo di evitare di restare vittima dei contagiati - ormai trasformati in zombie-.


VOTO: Valentina 6/7 - Davide 7+

martedì 9 dicembre 2008

Awake - Anestesia Cosciente

USA



Durata: 1h e 24'
Genere: Thriller
Regia: Joby Harold



Anno: 2007



Trama:


Un giovane uomo di successo, Clay ( Hayden Christensen ), fresco di matrimonio con Sam ( Jessica Alba ) ha un problema al cuore e necessità di un trapianto al più presto, se vuole sopravvivere.
Grazie ad un donatore, arriva il giorno tanto atteso, ma durante l'operazione Clay cade in uno stato di 'anestesia consapevole' : si ritrova sveglio e cosciente, ma...paralizzato e impossibilitato alla parola.


VOTO: Davide 7,5

Mio Fratello è Figlio Unico


Italia



Durata: 1h e 40'
Genere: Commedia
Regia: Daniele Luchetti


Anno: 2007



Trama:


Anni Sessanta, Accio ( Elio Germano ), fascista scontroso e ribelle, è fratello di Manrico ( Riccardo Scamarcio ), comunista e attivo politicamente. I due continuamente a confronto sul piano politico e sociale sono accomunati dal reciproco affetto per Francesca.
Ma il continuo evolversi di un momento storico particolarmente pesante metterà a dura prova il loro tempestoso rapporto, contraddistinto però sempre dal reciproco affetto.


VOTO: Valentina 8.5

lunedì 8 dicembre 2008

Max Payne


USA



Durata: 1h e 40'
Genere: Azione
Regia: John Moore


Anno: 2008



Trama:


Max Payne ( Mark Wahlberg ), è un poliziotto sopra le righe alla ricerca degli assassini della moglie. Anni dopo quel maledetto giorno, l'omicidio di un collega ed amico fa riaffiorare il lui la sete di vendetta e con l'aiuto di nuovi indizi, Payne verrà indirizzato sulla buona strada. Il nostro eroe porterà alla luce un mondo sommerso, fatto di droga e di sete di potere nel quale, inconsapevole, vi si è ritrovata invischiata la moglie, pagando a caro prezzo la sua voglia di conoscere la verità. Ad aiutarlo nella ricerca Mona ( Mila Kunis ), la sorella di una ragazza anche lei uccisa, e B.B., vecchio collega amico di famiglia e ora ai vertici di una casa farmaceutica nella quale lavorava la moglie.


VOTO: Davide 6 - Valentina 5

Recensione MAX PAYNE a cura di Davide

Dalla consolle al grande schermo il passo è breve se poi ci metti di mezzo la 20Th Century Fox è ancor più breve e Max Payne ne è la dimostrazione.
Film diretto da John Moore e interpretato da Mark Wahlber ( Max Payne ) , le riprese del film sono durate solamente 3 mesi ( 2 marzo 08 – 9 maggio 08 ) e ha guadagnato la bellezza di 40 milioni di dollari al solo box office Americano.

Protagonista, come dicevo prima, di questo Action - Thriller dal titolo – Max Payne - è Mark Wahlber ( E Venne il Giorno ) diretto dall’ Irlandese John Moore ( Behind Enemy Lines ).
Al fianco dello “Shooter Newyorkese” la bellissima esordiente Mila Kunis – che veste i panni di Mona Sax.

I fans del tormentato agente di polizia, protagonista di una saga di videogame di successo, saranno felici di questo adrenalinico blockbuster hollywoodiano.
Per i meno informati, tutto ha inizio il giorno in cui Payne trova davanti a sé il cadavere della moglie e della figlia appena nata, uccise, sembrerebbe senza un apparente motivo. Deciso a trovare gli assassini Payne intraprende una ricerca serrata tra le vie della “ Grande Mela” marcia, trovandosi davanti una New York, da incubo, Dark e con le strade piene di una droga chiamata Valkyr, che provoca paranoia e allucinazione che portano al compimento di efferati omicidi / suicidi…e guarda caso la moglie, dirigente di una casa farmaceutica, e venuta a conoscenza di troppe informazioni a riguardo di questo esperimento militare ormai fuori controllo.

Film pieno di effetti speciali, che ricordano vagamente l’inferno del film Constantine, con questi angeli e demoni alati avvolti da un paesaggio in fiamme, davvero molto belli, purtroppo però l’unica cosa che salvo dal film di Moore.
Non sarà però soddisfatto il regista che intervistato in merito all’utilizzo della tecnologia digitale, disse “ Non voglio che la gente esca dalle sale esclamando “ Wow, Visto che effetti speciali!!”…….ma che provi emozioni forti e sia toccato dalla storia!....Obiettivo Fallito Signor Moore!

Il videogioco, che ai tempi mi fece passare notti insonni da quanto mi aveva preso, lo ricordo e lo ricordiamo tutti per la “mossa speciale” stile Matrix, chiamata “ Bullet Time” che consentiva al nostro eroe “ Max Payne” di rallentare le immagini per un determinato intervallo di tempo e schivare nemici e pallottole con un effetto a dir poco spettacolare…nel film viene ripreso anche questo; ma secondo me non con il dovuto peso che dovrebbe avere….peccato, forse Moore non voleva ricreare un film sull’ ombra di Matrix, scelta azzeccata? scelta azzardata?.. è tutto da vedere.

Per me raggiunge una sufficienza scarsa, è un film su cui avevo affidato molto e come sempre ne sono rimasto in parte deluso, si poteva fare di più per uno dei migliori videogame di sempre…Aspettiamo un “ To Be Continued



venerdì 5 dicembre 2008

Il Giardino Di Limoni


Israele - Germania - Francia


Durata: 1h e 46'
Genere: Drammatico
Regia: Eran Riklis



Anno: 2008



Trama:


Salma Zidane ( Hiam Abbass ), è una donna palestinese proprietaria di un giardino di limoni. Il Ministro della Difesa israeliano compra la casa adiacente per andarci ad abitare con la moglie, e vedendo nel frutteto un buon nascondiglio per dei cecchini e terroristi, ordina di far sradicare i limoni. Salma non si arrende e consigliata da un avvocato decide di portare in tribunale il Ministro della Difesa. Da qui parte un viaggio con conseguenze tragicomiche per la donna e il suo vicino, sperimentando sulla sua pelle quanto sia difficile vivere nella sua Terra.


VOTO: Valentina 7 - Davide 6+


Solo Un Padre


Italia



Durata: 1h e 33'
Genere: Sentimentale
Regia: Luca Lucini



Anno: 2008




Trama:



Carlo ( Luca Argentero) è un trentenne con una vita che sfiora la perfezione: ottimi genitori, buoni amici e un buon lavoro ma con un unica pecca: dedicare poco spazio ai sentimenti. Ma un evento improvviso la sconvolgerà per sempre: la morte di sua moglie.
Tutto ad un tratto Carlo si troverà da solo ad accudire sua figlia Sofia, una bimba di dieci mesi che gli prenderà tutto il tempo ed le energie fino all'incontro con Camille ( Diane Fleri ), una giovane ragazza francese. Di fronte a questa ragazza Carlo si sentirà rinascere.


VOTO: Valentina 6

lunedì 1 dicembre 2008

L' Acchiappasogni


USA - Canada



Durata: 2h e 16'
Genere: Horror
Regia: Lawrence Kasdan



Anno: 2002



Trama:


Quattro amici difendono da un gruppo di teppisti uno strano ragazzo di nome Duddits. Lui per ringraziarli dona loro dei poteri, tra questi la capacità di comunicare tra di loro in una sorta di telepatia.
Anni dopo i quattro amici d'infanzia si ritrovano per l'annuale battuta di caccia in un bosco del Maine e si troveranno ad affrontare strani fenomeni: animali che fuggono dal bosco e una strana "mussa rossa" contagia gli abitanti locali... ma il peggio deve ancora venire...


VOTO: Davide 5/6

Recensione de L'ACCHIAPPASOGNI a cura di DAVIDE

"L’acchippasogni" è un film del 2003, dietro la macchina da presa c’è Lawrence Kasdan non l’ultimo arrivato ( Silverado, Ti amerò..Fino ad Ammazzarti, I Predatori dell’Arca Perduta, L’Impero Colpisce Ancora, Guardia del Corpo ) che ci propone l’ennesimo adattamento cinematografico di un romanzo di Stephen King dal titolo omonimo del 2001.

Il film risulta anonimo dove regista e sceneggiatore non riescono a spaventare lo spettatore nemmeno impegnandosi, rendendo vani anche i tentativi di infondere un po’ di tensione alla pellicola. I personaggi risultano vuoti, senza spessore e con la personalità ben lontana dai personaggi nati dalla mente di King del libro.

La pellicola tratta di quattro amici che si ritrovano a scappare da alieni a forma cilindrica ( ebbene si assomigliano proprio a degli str…) che si insinuano nello stomaco umano dei malcapitati procurandogli orribili flautolenze e rutti ( per tutto il primo tempo dobbiamo assistere a scene del genere ) e da un colonnello psicopatico - Morgan Freeman – ( ma cosa ci fa Freeman in un film del genere? Boh ) che per debellare l’epidemia provocata dagli alieni si sfoga sfoggiando tutte le sue mani distruttive e un look alla Top Gun.

Ancora oggi dopo la visione mi chiedo cosa centri l’acchiappasogni in tutto ciò…dire film è troppo, oserei etichettarlo più come una “porcheria cinematografica” o “accozzaglia di idee buttate li”, davvero un passo indietro se non due per Kasdan. Per non parlare del finale, da lasciare allibiti, con la sfida spaziale tra i due alieni…perché si!! alla fine Duddits è un alieno!

L’unica cosa carina e degna di nota per la fantasia, è l’immaginazione della mente umana come sorta di magazzino/archivio/biblioteca dove uno dei protagonisti una volta che il suo corpo è stato invaso da Mr. Gray ( l’alieno ) vi si rifugia.

Ai giorni nostri (2008), anni dopo lo scempio di Kasdan anche Darabont con The Mist ( VEDI RECENSIONE OTTOBRE 2008 ) ha segnato la sua caduta di stile dopo capolavori come “ Il Miglio Verde” e le “Ali della Libertà” cosi come Kasdan.
Sembra proprio che vi sia una maledizione nelle trasposizioni cinematografiche dei libri di King….quindi io eviterei di continuare con questi tentativi di rendere immagini le parole di Stephen King perché vengono prodotti solo film pessimi, lascerei a King il mondo letterario e basta, tanto ha già il suo seguito di fans ben numeroso.
BASTA STRAFARE!

Persepolis

Francia



Durata: 1h e 35'
Genere: Animazione
Regia: Vincent Paronnaud - Marjane Satrapi


Anno: 2007



Trama:



Marjane Satrapi è una bambina di nove anni e durante la sua infanzia a Teheran sviluppa un carattere ribelle e anticonformista quando però compie quattordici anni i genitori la mandano a studiare in Austria per evitare il conflitto bellico in Iran. Da qui inizia il lungo viaggio di Marji tra integrazione e integralismo.....


VOTO: Davide 7.5 - Valentina 7.5

mercoledì 26 novembre 2008

Giù Al Nord


Francia



Durata: 1h e 45'
Genere: Commedia
Regia: Dany Boon



Anno: 2008




Trama:


Philippe ( Kad Merad ), Julie e figlio formano una graziosa famigliola che vive tranquilla nel sud della Francia, lei però soffre di depressione e Philippe, funzionario delle poste, per la felicità della moglie chiede il trasferimento in Costa Azzurra.
Lui per ottenere quel posto si finge disabile ma l'inganno viene scoperto subito e per punizione viene spedito a Bergues, cittadina nel Nord della Francia. Tutto questo è un dramma perchè per i Sudisti il Nord è la trasposizione dell'inferno in terra.


VOTO: Davide 6.5 - Valentina 7


Recensione GIU' AL NORD a cura di Davide

Dany Boon e la sua ciurma riesce, almeno in Francia, a far quasi affondare il colossal di James Cameron “Titanic” piazzandosi con “Giù al Nord “ al secondo posto come film d'oltralpe più visto di tutti i tempi. La ricetta del successo? Scherzare sui pregiudizi nazionali tra Nord e Sud ( non troppo diversi dai nostri ) e su i luoghi comuni radicati nella cultura Francese…rendendo questo film una commedia vivace e davvero esilarante.

Il titolo originale è " Bienvenue chez le Ch’tis " che all’incirca dovrebbe essere " Benvenuti tra i terroni del Nord ", ma italianizzato per correttezza in " Giù al Nord ".
In Francia è stato davvero un successo incassando la cifra record di 110 milioni di euro ( incassi mai raggiunti per un film transalpino ).
Il confronto con noi Italiani è immediato dove abbiamo un occhio di riguardo per discriminare il Mezzogiorno, mentre in Francia è tutto per il Nord : Pioggia ogni giorno, Una regione abitata da persone rozze e dedite all’alcol che parlano un dialetto incomprensibile queste sono alcune delle principali " colpe" del Nord.

Il protagonista Philippe ( Kad Merad ), direttore di un ufficio postale, per aiutare la moglie che soffre di depressione trucca le carte per ottenere un trasferimento in Costa Azzurra, scoperta la truffa viene si trasferito ma non nel posto dei suoi desideri ma bensi a Bergues nel Nord profondo di Francia.

Terrorizzato all’idea, si dovrà però ricredere quando approfondirà l’amicizia con il postino del paese Antoine ( Dany Boon ) che come tutti gli abitanti della zona parla un dialetto assurdo storpiando ogni parola, infatti la sequenza dell’incontro tra i due è davvero comica, uno scambio serrato di battute da piangere dal ridere ( immagino che sia stata dura la vita per i nostri traduttori! ).

Ma passati i primi giorni in quel di Brugers - Philippe scoprirà che i soli pregiudizi non posso influenzare e modificare la realtà, e si chiederà come avrà mai fatto prima, nella sua vita, senza di loro, riscoprendo cosi l’amore per sua moglie e la sua famiglia.
Secondo me la commedia più divertente e intelligente del 2008, sicuramente…Da vedere!PISCIOTTI!

La Classe - Entre Les Murs


Francia



Durata: 2h e 08'
Genere: Drammatico
Regia: Laurent Cantet



Anno: 2008


Trama:


Francois ( Francois Begaudeau) insegna in un liceo nella periferia difficile di Parigi. Armato di buona volontà e motivazione cercherà con tutte le sue forze di capire i problemi dei ragazzi e farli avvicinare il più possibile allo studio. Ma non mancheranno i momenti di tensione che destabilizzeranno lui e La Classe.

VOTO: Valentina 7/8 - Davide 7+


Recensione de LA CLASSE a cura di Valentina

mercoledì 19 novembre 2008

Twilight



USA



Durata: 2h
Genere: Fantasy-Drammatico
Regia: Catherine Hardwicke



Anno: 2008



Trama:


Isabella "Bella" Swan ( Kristen Stewart )si trasferisce a Forks dal padre per lasciare cosi libera la madre di seguire il suo nuovo compagno in giro per gli States visto che è un giocatore di baseball.
Questa piccola cittadina dello stato di Washington solo pioggia e immensi boschi non dà apparentemente stimoli a Bella finchè il primo giorno nella nuova scuola nota un gruppo di studenti solitari e particolari, sono la famiglia Cullen. Fra tutti nota Edward ( Robert Pattinson ), il meno introverso del gruppo che però a fatica riesce a guardare e salutare Bella.
Ogni giorno Edward le ricorda che lui è pericoloso e per il suo bene non dovrebbe nascere nulla fra i due.
Con il passare dei giorni Bella nota in lui comportamenti anomali, e come lui tutta la sua famiglia si comporta stranamente......cosi Bella inizia ad indagare e scopre che Edward le nasconde la sua vera identità...e sotto la pressione costante di Isabella, Edward confesserà di essere un vampiro...


VOTO: Davide 7 - Valentina 7/8


Recensione TWILIGHT a cura di Valentina


lunedì 17 novembre 2008

Thank You For Smoking


USA


Durata: 1h e 32'
Genere: Commedia
Regia: Jason Reitman


Anno: 2006



Trama:


Nick Naylor ( Aaron Eckhart ) gestisce le pubbliche relazioni di una delle aziende più importanti nella produzione di tabacco la Big Tobacco. Il suo lavoro va controcorrente, lui difende i diritti dei fumatori e delle aziende prodruttrici di sigarette. Questo lo porterà a scontrarsi con salutisti incalliti e con il governatore del Veermont, che lotta con tutte le sue forze per far apporre la scritta " Poison" ( veleno ) sui pacchetti di sigarette. Nick partirà al contrattacco con una controffensiva a 360° .


VOTO: Davide 6.5 - Valentina 6/7

Recensioni di THANK YOU FOR SMOKING a cura di Davide

Thank You For Smoking” è un film del 2006 del regista Jason Reitman, commedia irriverente e Politically Scorrect sul mondo del tabacco. Questo lungometraggio è tratto dal romanzo omonimo di Christopher Buckley.
Il protagonista assoluto della pellicola è il più che convincente Nick Naylor al secolo Aaron Eckhart ( Harvey Dent ne Il Cavaliere Oscuro ), la strabiliante abilità del personaggio da lui interpretato è la sua straordinaria e convincente dialettica grazie alla quale riesce a convincere chiunque abbia davanti sulla veridicità delle sue parole.
Ottimo padre, separato e venerato dal figlio, Naylor ha come unici amici due rappresentanti, rispettivamente dell’industria delle armi e dell’alcol, il trio si è soprannominato MDM cioè Mercanti Di Morte, i tre s’incontrano settimanalmente al pub per pianificare le loro strategie difensive su i continui attacchi della società e per lodare i risultati da loro ottenuti, tutto in modo estremamente sarcastico e scorretto.

Il film è un mix di genialità, sarcasmo e ironia dimostrando che quando vuole l’America riesce a prendersi gioco, fin troppo bene di se stessa e dei suoi stereotipi…facendo riflettere su gli evidenti limiti della mentalità radicata nella società statunitense.
Una società Americana contraddittoria e facilmente influenzabile da chiunque, basta che sia un abile oratore; come dice Nick NaylorChi riesce ad argomentare meglio le proprie opinioni ha sempre ragione” riuscendo a plasmare a proprio piacimento le menti troppo credulone della gente, quelle stesse persone che magari un attimo prima ti venerano e subito dopo ti mettono alla gogna.

Un film audace e divertente, laddove per tutta la durata del film si parla di tabacco e tabagismo ma verosimilmente non si vede una sigaretta accesa.
Da segnalare i dialoghi intelligenti e riflessivi dei tre amici MDM e quelli tra Naylor e il senatore Ortolan Finistirre, sostenitore del colesterolico formaggio del Vermont. Consigliata la visione….non nuoce alla salute…

domenica 16 novembre 2008

Pride And Glory - Il Prezzo dell' Onore

USA


Durata: 2h e 05'
Genere: Thriller - Poliziesco
Regia: Gavin O'Connor


Anno: 2008



Trama:


New York; Durante una retata quattro agenti della narcotici rimangono uccisi in un imboscata.
Il caso viene affidato al Detective della omicidi Ray Tierney ( Edward Norton ), che ha l'obbligo di far luce su questa situazione e catturare il trafficante di droga nonchè presunto mandante della strage, Angel Tezo. Ma durante le indagini Ray viene indirizzato da dei testimoni a far luce sulla presenza di poliziotti corrotti nel distretto dove operano suo fratello Francis ( Noah Emmerich ) e il cognato Jimmy Egan ( Colin Farell ).


VOTO: Valentina 6/7 - Davide 6+

Recensione PRIDE and GLORY a cura di DAVIDE

Gavin O’ Connor ( Miracle ) torna alla regia e riesce finalmente a far uscire nelle sale il suo “Pride and Glory – Il Prezzo dell’Onore” messo in bozza nel 1999 ed entrato in produzione nel 2001 ma subito dopo rinviato a data da destinarsi per via delle stragi del 11 settembre a New York, venne messo in un angolo perché valutato inadatto, in quel ambito di tragedia, per via della critica feroce sulla polizia della Grande Mela e sullla messa in evidenza di tutto il marcio del dipartimento.

Il cast di questo thriller – poliziesco ci propone una coppia inedita per il grande schermo, il binomio Colin Farell VS Edward Norton, quest ’ultimo da me molto stimato per le sue enormi capacità espressive e dopo l’ottima prova ne “La 25° Ora” di Spike Lee, ero molto curioso di vedere se con questa pellicola Norton fosse giunto ad un passo dalla consacrazione definitiva.
Completano il cast Noam Emmerich alis Francis Tierney ( Frequency, Cellular e Miracle ) dove interpreta la parte del fratello di Ray ( Edward Norton ) e Jon Voight nella vita reale padre di Angelina Jolie e in Pride And Glory padre di Ray e Francis.

O’Connor firma la regia di un poliziesco molto avvincente, puntando il dito sull’enorme quantità di marcio radicato nella polizia Newyorkese e sono pochi quelli che con vero Onore si tengono fuori da questo giro.
Poliziotti corrotti senza scrupoli, che, citando una battuta di Farell, “ Abbiamo la pistola e il distintivo sono il pass per tutta la città” si credono Dio in terra, capaci di assolvere ma allo stesso tempo giudicare, seminando più morti loro che la vera criminalità, e tra mazzette e sangue i significati di Onore e Gloria si perdono per prendere la forma di un arma a doppio taglio, una pericolosissima arma tagliente se usata in modo errato.
Con questo film il regista ha voluto rendere omaggio al padre che prestò servizio con vero onore e gloria per molti anni nel NYPD.

Vorrei sottolineare la bruttezza e l’inutilità della scazzotta nel pub tra Farell e Norton a ritmo di ballate irlandesi, una scena più trash che cult.

Una parola d’elogio va fatta ad Edward Norton, la parte del poliziotto frustrato in lotta perenne tra il bene e il male, e come il dubbio e il dilemma, esaltino oltre ogni modo le sue ottime qualità ( vedi Fight Club ), dimostrando che è l’attore migliore in circolazione ad Hollywood. Pollice verso invece, come sempre, per Colin Farell, lo trovo un pessimo attore, incapace nelle sue performance ad emozionare, nei suoi occhi e nel suo sguardo c’è ben poca espressività.

giovedì 13 novembre 2008

40 Anni Vergine


USA


Durata: 1h e 56'
Genere: Commedia
Regia: Judd Apatow



Anno: 2005




Trama:


Andy ( Steve Carell ) è un quarantenne tranquillo che trascorre le sue giornate tra lavoro, fumetti, videogames, action figures e amici. Proprio quest' ultimi venuti a sapere che Andy non ha ancora fatto sesso cercheranno in tutti i modi di trovargli una donna. Ma ogni tentativo si rivelerà vano, finchè Andy non incontra casualmente la bella Trish...che sia la volta buona?


VOTO: Davide 6

Recensione 40 ANNI VERGINE a cura di Davide

Judd Apatow firma la regia di “40 Anni Vergine” pellicola che nel 2005 sconvolse l’America e fu campione d’incassi al box-office, davvero un successo…
L’idea della sceneggiatura fu di Steve Carell ( interprete di film di livello come Little Miss Sunshine e AnchorMan ) dopo che, per i suoi sketch aveva creato un personaggio di mezza età ancora immacolato, che ebbe molto successo e piaceva alla gente se poi aggiungiamo che lui e Apatow (regista e scrittore di commedie) si conobbero otteniamo “40 Anni Vergine” sul grande schermo.
Il cast si potrebbe anche chiamare “L’allegra combricola Apatow”, Seth Rogen, Paul Rudd e Romary Malco sono attori feticci per Apatow onnipresenti nei suoi film vedi “Molto Incinta”.
Comunque un gruppo molto affiatato dove la risata e la comicità sono il loro punto forte, poi con l’aggiunta di Steve Carell premiato per la parte di Andy Stitzer con un MTV Movie Awards come Miglior Performance Comica, il gruppo fa un notevole salto di qualità.
40 Anni Vergine “ non è il classico film demenziale con teen-ager alla ricerca della consacrazione sessuale ( American Pie e tutto il filone che si è creato) questo film si distacca dal genere di molto, alzando un po’ il tiro, prendendo in esame non più il solito adolescente ma un uomo di quarantanni eterno peter pan.
Una commedia da dove non si può pretendere nulla più di quello che già ci offre un film di durata insolita per il genere, ben due ore, ma nel complesso gradevole alla visione.
Situazioni divertenti al limite tra realtà e paradossale non mancano, dove alcuni spettatori ci si potrebbero pure rispecchiare, immedesimandosi nelle gesta dei personaggi.
Finale ovviamente Happy Ending dove si capisce l’importanza della ricerca del vero amore che ci completi e ci realizzi, insegnandoci di non cedere noi stessi tanto per, ma bisogna saper aspettare il momento buono….condividibile o no come ideale il succo della pellicola è questo.
Da non disdegnare per una serata pizza e divano.

Wall - E

USA


Durata: 1h e 38'
Genere: Animazione
Regia: Andrew Stanton


Anno: 2008



Trama:


Wall-E è un robot programmato per ripulire la Terra da tutti i rifiuti prodotti dal genere umano. Terra ormai deserta e abbandonata, e in questo ambiente desolato passa la sua esistenza solitaria Wall-E, tra cimeli dei secoli passati e musical.
Fino a quando arriva EVE, sofisticato robot – sonda, inviato sulla Terra dalle generazioni successive dei Terrestri.
EVE ha una missione ben precisa che si scopre nel momento in cui Wall-E dona una piantina alla sua amica. Infatti il sofisticato robot ha lo scopo di trovare forme di vita sul pianeta e Wall-E con questo regalo le darà un grosso contributo a portare a termine la direttiva.
Ma una volta immagazzinato il vegetale, EVE viene recuperata dalla sonda madre, e Wall-E non potrà far altro che seguire la sua amata nello spazio più profondo.


VOTO: Davide 6.5 - Valentina 6/7

Recensione WALL-E a cura di Davide

All’inizio fu Toy Story con cui la Pixar rivoluzionò il mondo dell’animazione con l’avvento del 3-D digitale, poi ci fu il successo di capolavori come “Alla Ricerca di Nemo”, “Monsters & CO” e “Cars” per arrivare fino ad oggi con l’uscita nelle sale di “Wall-E”.
Con il tenero robottino, tanto somigliante a “Numero 5” di “CortoCircuito”, la Pixar ha voluto voltare ancora una volta pagina proponendoci non la solita animazione, ma aprendo uno spazio anche per i più grandi trattando tematiche strettamente attuali.
Cosi la Pixar attraverso il suo staff ha voluto puntare il dito contro il consumismo sfrenato degl’ultimi anni e su i danni che esso ci procurerà se non vi poniamo limiti, sensibilizzando tutti, dai più piccoli ai più grandi, sul problema dell’inquinamento ambientale senza però trascurare lo spettacolo, affascinandoci con una storia d’amore cosmica, tra stelle e pianeti.
Il Cartoon descrive gli abitanti della terra come una società obesa e rimbambita dalla TV costretta a scappare dal pianeta reso inabitabile dalla montagne immense di rifiuti, girovagando per lo spazio su la superlussuosa astronave chiamata AXIOM.
Wall – E è l’ultimo robot della sua specie, quindi trascorre un esistenza solitaria tra i rifiuti e ha come unico amico uno scarafaggio, il suo passatempo è collezionare oggetti strani dell’epoca passata e vedere il musical “Hello Dolly” su una vecchia VHS, ebbene si il nostro simpatico robottino è riuscito a sviluppare un intelligenza ed è arrivato a provare sentimenti, sa cos’è l’amore e lo scoprirà ben presto.
Una curiosità emerge dalle parole di Stanton che dichiara di aver preso ispirazione da film cult del passato come “2001 – Odissea nello spazio”, “Alien”, “Guerre Stellari”, “Blade Runner” e “Incontri Ravvicinati del 3° Tipo”, per la realizzazione di Wall - E.
Film che gli hanno trasmesso sensazioni forti “Mi hanno fatto convincere, come se fosse realtà che non siamo soli nell’universo, e con Wall – E volevo trasmettere le stesse cose che ho provato io durante la visione di queste pellicole".

Niente da dire, il cartoon è riuscito bene, e devo anche ammettere che all’inizio ero davvero scettico sulla visione, mi preoccupava il fatto che per almeno ¾ di film ci sia l’assenza di dialoghi ma solo rumorini elettronici emessi dai nostri eroi, ma poi la curiosità è stata troppa se aggiungiamo la coincidenza che all’UciCinemas lo proponevano a 3 euro, non ho potuto lasciarmelo sfuggire e alla fine ne sono rimasto abbastanza soddisfatto, poi il tormentone del robottino programmato per pulire che impazzisce dietro a Wall – E , merita di essere visto.

lunedì 10 novembre 2008

American Dreamz

USA



Durata: 1h e 47'
Genere: Commedia
Regia: Paul Weitz


Anno: 2006


Trama:


Martin Tweed ( Hugh Grant ), conduttore del reality show americano, 'American Dreamz', per far sì che gli ascolti del programma continuino a salire, decide di reclutare concorrenti...."particolari". Tra tutti gli aspiranti sognatori verrano scelti: Sally Kendoo ( Mandy Moore ), cameriera dal volto angelico ma pronta ad usare ogni mezzo pur di conseguire la vittoria, Omer Obeidi, immigrato arabo con la passione per i musical di Broadway e promesso martire della Jihad, e Sholem Glickstein, molleggiato rapper ebreo. Tweed ottiene per la serata finale la partecipazione come giudice d'onore niente meno che il Presidente USA, Joe Staton ( Dennis Quaid ) per un finale quanto mai..ESPLOSIVO!


VOTO: Davide 6,5


Recensione AMERICAN DREAMZ a cura di Davide

American Dreamz è un film del 2006 del regista Paul Weitz ( American Pie, About a Boy, In Good Company ), la pellicola è una satira dichiarata contro le manie del popolo Americano e dell’ amministrazione Bush. La critica alla massa statunitense parte tutta dalla parodia del concorso canoro televisivo American Idol, una sorta di reality show seguitissimo negli States.

American Dreamz è in pratica una trasmissione televisiva canora in stile, per intenderci, Saranno Famosi condotto dall’ acido e cinico Martin Tweed ( Hugh Grant ) – grande nella sua prova – ( pian piano sto rivalutando questo attore che non mi è mai andato a genio ) dove tante “ Ugole d’Oro”, sconosciuti mister nessuno, si sfidano tra loro per vincere e realizzare il sogno americano.

Il regista opta per una visione corale di tutti i personaggi, strepitosi nelle loro personalità, facendoci seguire le loro vite tutte e quattro parallelamente legate tra loro da un denominatore comune, partecipare e vincere American Dreamz….man mano che il film entra nel vivo il ritmo incalzante e una comicità strabordante ci trascinerà in un crescendo di risate senza freno.

Nella riuscita del film influisce molto un ottimo cast dove la maggior parte degli attori avevano già lavorato tra loro e con Weitz affinando,cosi, al massimo il loro feeling, come Dennis Quaid, nelle vesti del presidente svampito degli Stati Uniti e il suo consigliere l’irriconoscibile Willem DaFoe e Hugh Grant alias Martin Tweed come già detto prima, grandissimo nella sua dimensione del cinico e bastardo.

Questi sono i tipici film che non ti aspetti, casualmente noti il trailer, ne rimani impressionato positivamente ma un filo di scetticismo ti rimane sempre, poi invece lo vedi e finito il film sei felicemente soddisfatto di quello che hai visto.
Un lavoro onesto per Weitz senza tante pretese ma ben riuscito, una commedia piacevole dove durante i suoi 100’ non ci si annoia nemmeno un secondo e i personaggi del concorso sono davvero esilaranti da Homèr, terrorista con la passione per Broadway, Sally ( Mandy Moore ), teenager americana disposta a tutto, davvero tutto! Per vincere American Dreamz e infine un rapper ebreo - il solo ricordo dei tre mi fa venire voglia di rivederlo - …per non parlare poi del Presidente degli Stati Uniti sprofondato in una “esilarante” crisi d’identità senza fine.
STRA - CONSIGLIATO…bisogna sognare d'altronde…no?

lunedì 3 novembre 2008

Solstice

USA



Durata: 1h e 27'
Genere: Horror
Regia: Daniel Myrick



Anno: 2008



Trama:



A pochi mesi dalla morte della sorella gemella, Megan decide insieme ai suoi amici, compreso l'ex fidanzato della sorella di passare qualche giorno in assoluto relax nella casa dei suoi genitori al lago.
Ma le cose non vanno per il verso giusto neache là, Megan incomincia ad avere strane visioni e in più succedono cose inquietanti nel cottage e Megan incomincia a pensare che la sorella la stia avvisando di qualcosa. La giovane è convinta dal droghiere del paese, esperto di magia nera, a effettuare una seduta spiritica, visto che il solstizio d'estate è particolarmente consigliato per mettersi in contatto con l'aldilà....cosi facendo Megan scoprirà ben altre verità...


VOTO: Davide 5.5- Valentina 4.5


Recensione SOLSTICE a cura di Davide

Per una Domenica sera in totale relax abbiamo optato per questo film BlockBuster dal titolo SOLSTICE.
Ingannati dalla frase ad effetto in copertina “Solstice - Non Puoi Sotterrare la Verità” e dal nome del regista, tale Daniel Myrick, l’abbiamo noleggiato.
Possiamo dire che Daniel Myrick è il padre degli Handycam Movie che con il suo The Blair Witch Project ha tanto sconvolto la fine degl’anni novanta.

Il film si presenta bene nelle battute iniziali di presentazione del DVD, l’introduzione che ci accompagna al menù è un susseguirsi d’immagini molto angoscianti sulla scia della videocassetta di The Ring, ciò mi piace molto e mantiene alte le mie aspettative su questa pellicola.
Peccato che tutta la carica adrenalinica accumulata nell’ intro si dissolve con il passare dei primi minuti del film, scivolando via via verso un finale inaspettato per la sua bruttezza.
Un cast pessimo forse degno di un teen-movie modello American Pie, nella sostanza un copione con battute “telefonate”, recitato e doppiato in modo quasi grottesco.
La pellicola segue la scia dei soliti horror-teen-movie che tanto affollano le nostre sale recentemente, appioppandoci il solito gruppetto di adolescenti che si impressiona per un po’ di fango, meloni marci e taglietti sulle dita, e che si fanno una bella gita in un cottage ovviamente disperso in un bosco tra sesso, alcol e strane visioni.
Un film assolutamente da tenere lontano dal lettore DVD che fa pensare a come Myrick sia stato fortunato con il precedente film The Blair Witch Procjet ad aver ottenuto cosi tanto successo e insegna come non è assolutamente facile vivere di rendita nel mondo del cinema. Film BOCCIATO. Myrick RIMANDATO.

Il Passato è Una Terra Straniera


Italia



Durata: 2h
Genere: Drammatico
Regia: Daniele Vicari


Anno: 2008


Vietato ai Minori di 14 Anni


Trama:


Giorgio ( Elio Germano ), 22 anni, studente modello di famiglia borghese, conduce una vita tranquilla e nella routine, fino a quando una sera ad una festa incontra Francesco ( Michele Riondino), che lo trascina nel vortice del gioco d'azzardo, del sesso e della droga...e per Giorgio non sarà più la stessa vita...


VOTO: Davide 6.5 - Valentina 7


Recensione IL PASSATO E' UNA TERRA STRANIERA a cura di Valentina


sabato 1 novembre 2008

La Banda Baader Meinhof

Germania



Durata: 2h e 30'
Genere: Drammatico
Regia: Uli Edel



Anno: 2008



Trama:


Germania Occidentale, Anni 70, la giornalista di sinistra Ulrike Meinhof, si unisce al gruppo armato dei ribelli Gudrun Ennslin e Andreas Baader per combattere l'altra faccia del Nazismo: l'imperialismo Americano radicato e sostenuto dalle istituzioni tedesche ancora filo-naziste. I 3 fondano la RAF ( Red Army Faction ) per combattere il potere nel loro paese. Preso da una storia vera.


VOTO: Davide 8.5 - Valentina 7.5


Recensione de LA BANDA BAADER MEINHOF a cura di Davide

Grazie al regista Uli Edel, approda al cinema la storia dell’organizzazione terroristica Tedesca di estrema sinistra Rote Armee Fraktion ( RAF ) che portò morte, sangue e paura per le strade della Germania post- Nazista; dai primi anni Settanta, anno di fondazione, fino alla fine degl’anni Novanta, quando con un comunicato pubblico cessò di esistere ufficialmente la RAF.
Uli Edel per la realizzazione di questo film si è ispirato all’omonimo romanzo di Stefan Aust, videoraccontandoci le gesta di Andreas Baader, Ulrike MeinHof e Gudrun Ennslin, snocciolando egregiamente i motivi che hanno spinto i tre a formare il gruppo estremista portandoci a vivere intensamente ogni attimo della loro rivoluzione.
Ciò che mi ha esaltato durante la visione di questa pellicola è stata la capacità del regista di creare un ottimo prodotto di assemblaggio tra parti ottimamente recitate da attori, a me sconosciuti ma comunque perfetti nelle loro parti, con pezzi di storici di repertorio. Il risultato è semplicemente fantastico .
Ed è sorprendente come in sole due ore e mezza di film, Edel riesca a far captare al pubblico l’ideologia, le convinzioni e le motivazioni che hanno spinto alla nascita di questo gruppo armato.
Riuscendo con abile maestria a dipingere un quadro perfetto in tutte le sue sfaccettature della situazione socio-politica di quella Germania messa in ginocchio da atti terroristici di un certo peso, influenzando parecchio anche la situazione Europea soprattuto Italiana dell'epoca, vedi Brigate Rosse, con cui la RAF aveva intrecciato ottimi rapporti.
Edel riesce a far catapultare direttamente lo spettatore per le vie di Berlino tra manifestanti, rivolte e attentati terroristici…facendoci vivere i centocinquanta minuti tutti d’un fiato.

Ottimo Film, deciso ed emozionante, peccato che non sia stato sponsorizzato molto, non dico per sbancare i Box - Office ma sicuramente è un prodotto che può essere utile a molta gente ad aprire gl’occhi su tematiche che vengono messe ai margini della società volutamente! Avvenimenti storici lasciati ai ricordi della mente per far si che poi più nessuno se ne ricordi.
Un grazie speciale va ad Edel che ci ha rinfrescato la memoria, a mio parere, con una pellicola promossa pienamente restando in attesa della vendita del DvD che finirà direttamente nella mia collezione.

domenica 26 ottobre 2008

American Gangster

USA


Durata: 2h e 37'
Genere: Poliziesco
Regia: Ridley Scott


Anno: 2007



Vietato ai Minori di 14 anni



Trama:


New York, Anni ’70, dopo la morte di Bumpty Johnson, boss di Harlem, prende in mano le redini del quartiere Frank Lucas ( Denzel Washington ), autista e guardia del corpo del defunto.
Lucas riesce a ristabilire l’ordine in città e smorzare il caos che si era creato dopo la morte di Johnson, dove tutti lottavano tra loro per il controllo di Harlem.
Il punto di forza di Frank Lucas è il narcotraffico, spacciando droga, la Blue Magic, pura al 100% a metà del prezzo della concorrenza.
Questo grosso commercio destabilizza la città causando molti morti, suscitando le attenzioni di Richie Roberts ( Russel Crowe ), detective della narcotici, che per arrestare il nuovo boss, dovrà lottare prima che con la malavita, con la sua stessa gente….i poliziotti corrotti del suo dipartimento…


VOTO: Davide 7-


Recensione AMERICAN GANGSTER a cura di Davide

Scott con il suo “ American Gangster ” si porta a casa svariate candidature sia ai Golden Globe 2008Miglior film drammaticoRegiaAttore protagonista ( Denzel Washington ) che agl’ Oscar 2008Miglior ScenografiaMiglior attrice non protagonista ( Ruby Dee ).
Lodato dalla critica “ American Gangster “ ci viene venduto come il nuovo “ Padrino”, ma del film di Ridley Scott ci rimane solo un buon gangster-movie ma mai e poi mai paragonabile alla saga del Boss Corleonese.

Un Denzel Washington in forma smagliante e perfettamente calato nella parte del “ Padrino” Frank Lucas, attento e curato nei suoi modi di fare e decisamente attento al rispettare e far rispettare le “sue” regole: Famiglia e Onore…un uomo dai due volti: amorevole con la Sua Famiglia ma senza pietà nelle strada dove comanda il suo racket della droga…un mafioso o meglio Il Mafioso per eccellenza che non guarda in faccia a nessuno ed elimina chi ostruisce la sua crescita “ professionale ” .

Dall’altra parte della barricata Russell Crowe ( Richie Roberts ), che di mestiere fa il poliziotto onesto, forse l’unico in quei tempi di corruzione efferata e sregolata, con la pecca professionale di aver consegnato alla polizia (suoi colleghi ) una valigia piena di banconote non segnate senza intascarsi neanche un dollaro…onestà = errore, purtroppo…Richie è l’alter ego perfetto di Frank Lucas è il bene ma allo stesso tempo è il male, viene etichettato da tutti in maniera negativa, è un pessimo padre, viene umiliato e disprezzato dalla moglie, i colleghi lo evitano.. questa è la fotografia di un Richie Roberts totalmente opposto a Frank.

Ma le loro vite erano destinate a incrociarsi….e a far finire l’impero dell’unico Padrino di colore della storia.

Tratto da una storia vera, rielaborata, romanzata e filtrata dalla mente geniale di Ridley Scott, un film che ha dalla sua l’ottimo lavoro degl’ attori, questa pellicola mostra una società Americana violenta e marcia dall’interno fondata su basi malsane che sono il frutto di secoli e secoli di violenza, focalizzando l’attenzione su un modo sbagliato di vivere violento e autoritario e con l’obbligo d’ imposizione del più forte.

Purtroppo questo Kolossal sfiora l’obiettivo di entrare nel gran galà dei miglior film sulla mafia ma manca principalmente una cosa per me fondamentale il piombo caldo per le strade

giovedì 23 ottobre 2008

The Mist

USA


Durata: 2h e 07'
Genere: Thriller
Regia: Frank Darabont


Anno: 2007


Vietato ai Minori 14



Trama:


Dopo un violento temporale in una cittadina del Maine si forma un densa nebbia che ben presto invade tutta la città. Un gruppo di persone rimane intrappolato in un piccolo market nel centro del paese. Purtroppo per loro, scopriranno che all'interno della nebbia ci sono delle creature assetate di sangue, provenienti da un universo parallelo grazie a degli esperimenti militari. Da qui nascerà un battaglia per la sopravvivenza...


VOTO: Davide 4.5 - Valentina 3

Recensione THE MIST a cura di Davide

The Mist è la trasposizione cinematografica del romanzo di Stephen KingLa Nebbia ” contenuto nella raccolta “ Scheletri ” del 1985, nelle sale in questi giorni.
Premesso questo i presupposti per un film notevole c’erano tutti; un romanzo di King e alla regia Darabont che prima di The Mist aveva diretto due titoli di grande successo come “ Il Miglio Verde “ e “ Le Ali della Libertà” e partecipato alla sceneggiatura di film come “Nightmare 3” e “ Frankenstein di Mary Shelley” film di tutto rispetto a mio parere.
La mia curiosità era troppa, anche se nel mio subconscio sapevo a cosa potevo andare incontro, e cosi è stato!!Un Errore!....vedere questo film! 127’ di noia totale più che di paura, uno dei peggiori horror ( se cosi si può classificare ) della storia del cinema, è da Darabont, veramente non me lo sarei aspettato, la peggior trasposizione cinematografica di un libro di King, peggio ancora de “ L’Acchiappasogni” di Lawrence Kasdan.
Un cast misero non all’altezza dei due titoli precedenti, forse adatto più ad un film per la tv che ad una pellicola cinematografica, con alcune facce note, già viste in alcune comparsate…forse….
e come mi ha fatto notare Valentina il protagonista è stato pure doppiato in modo pessimo facendo perdere il poco ritmo che il film acquisisce con il passare dei minuti.
Se non fosse per alcuni colpi di scena inaspettati ( insettoni giganti che sbucano all’improvviso ) il film sarebbe pure povero di suspance. Da amante di film Horror, bisogna pure dire che la computer-grafica ha tolto anche quel poco di realtà che si poteva dare a film di questo genere. Questi mostri, insetti giganti o quel che sono, fanno davvero ridere, riprodotti malissimo e fuori da ogni senso logico ( giganteschi come dinosauri con tentacoli ovunque).
Le risate generali in sala di certo non hanno aiutato a rendermi piacevole la visione del film, ma hanno reso l’idea di come questa pellicola sia uscita male!
Unica nota positiva se cosi si può dire è come Darabont accusi la società moderna e consumistica Americana, ambientando il film in un supermercato. E fa notare come un gruppo di persone messe alle strette non riesca più a far prevalere la ragione ma si fa trascinare nell’oblio da persone carismatiche, psico-fantatiche religiose tipo Sig.ra Carmody…facendoci sorgere una domanda… ma chi sono i veri mostri? Noi…o fantomatici insetti giganti che vengono da chissà quale mondo?
Il finale più che tragico è una commedia: gl’unici cinque superstiti si ritrovano senza benzina in mezzo alla nebbia e con soli quattro proiettili nella pistola, vi lascio immaginare l’evolversi della situazione. Il protagonista l’attore Thomas Jane uccide pure il figlioletto e nel momento in cui scende dalla macchina per diventare una succulenta cenetta per ragni e cavallette giganti, arriva l’esercito a disinfestare l’area…..tutto con un bel sottofondo musicale che è piu un agonia che altro…..da vedere per credere!o meglio da non vedere!
Sconsiglio assolutamente la visione, da evitare in ogni modo……la locandina recita “ Siamo sopravvissuti a Indipendence Day e alla Guerra dei Mondi ”ma con che coraggio esordire con questa promotion?!.....
Un'altra chance gliela darò lo stesso…mi leggerò il libro voglio vedere quanto dista il romanzo da questo film horror….nel vero senso della parola perché è un orrore!!

giovedì 16 ottobre 2008

Miracolo a Sant'Anna

USA - Italia


Durata: 2h e 24'
Genere: Guerra
Regia: Spike Lee


Anno: 2008



Trama:


Cosa lega un impiegato delle poste a un cliente degli uffici postali freddato a sangue freddo dallo stesso?
Tutto è riconducibile alla Seconda Guerra Mondiale in Toscana nel 1944, quando quattro soldati della divisione Buffalo si perdono dietro le linee nemiche. Durante la loro fuga incontrano il piccolo Angelo, scampato alla strage nazista nel paese di Sant'Anna grazie all'animo benevolo di un soldato Tedesco, poi disertore. Ad accudire il bimbo ferito è Sam Train, massiccio soldato di colore, tra i due nasce tanto affetto ma questo bambino ha con sè un segreto, conosce l'identità del traditore che ha provocato il massacro...

VOTO: Davide 7 - Valentina 7.5

Recensione MIRACOLO A SANT'ANNA a cura di Davide

Era da tempo che Spike Lee inseguiva il sogno di rendere giustizia all’impegno, determinante dei soldati afro-americani durante la seconda guerra mondiale e per realizzare questo suo desiderio è il primo e forse l’unico a corteggiare il romanzo omonimo di James McBride da cui poi svilupperà questa pellicola provocatoria, Miracolo a Sant’Anna. Tral’altro McBride è stato coinvolto da Lee come collaboratore alla sceneggiatura.
Spike Lee è una figura immensa nella lotta per la “causa nera” , motivando con queste sue parole la realizzazione di questo film : “Ho sempre trovato orribile il modo in cui Hollywood ha raccontato la Seconda Guerra Mondiale – non si vedono neri in quei film, c’è solo il mito del grande eroe bianco alla John Wayne, che prima stermina i selvaggi indiani nei film di John Ford e poi vince la guerra tutto da solo! Attraverso la PURA VERITA’ del drammatico pezzo di storia italiana ho voluto mostrare al mondo l’enorme paradosso dei soldati neri che hanno combattuto per la libertà e la democrazia ma che negli Stati Uniti continuano ad essere considerati cittadini di Serie B”.
Provocatorio al punto tale che il film è stato bocciato dalla maggior parte della critica italiana, perché da fastidio la realtà quando non rientra nei nostri canoni; siamo un popolo che per la maggiore parte o vede bianco o nero, ed è dura ammettere che tra i partigiani ci siano stati dei traditori, Spike Lee ha voluto mostrare questo lato, che ha ferito l’orgoglio italiano, per questo il film è stato cassato al botteghino.
Si potrebbe fare una critica costruttiva sul film,che secondo me, non è ai livelli di altri capolavori di Lee, come "La 25° ora", "Inside Man" o "Malcom X" , ma allo stesso tempo è valido con un ritmo serrato e travolgente, fino ad un certo punto!...La caduta libera inizia nelle battute conclusive e non so cosa si sia fulminato nella mente geniale del regista di Brooklyn; dal caporale Nazista che lascia la pistola al Buffalo Soldier ferito, fino al finale che lascia a bocca aperta, si ma per lo stupore della sua banalità, sembrava quasi che non sapesse come farlo finire…l’ho trovata davvero una caduta di stile totale.
Onore al cast Italo - Americano che non sfigura, dagl’ottimi Pierfrancesco Favino nella parte del partigiano Peppi Grotta, passando per Luigi Lo Cascio e Valentina Cervi.
Il film è colmo di scene commoventi ( Il gruppo di Buffalo Soldiers che fissa i cartelloni di propaganda fascista avvolti da un surreale silenzio e la strage a Sant’anna di Stazzema) e tanti spunti su cui riflettere per non continuare a vedere tutto bianco o nero, e convincersi della possibilità che un partigiano possa tradire i proprio compagni per semplice vendetta o che un nazista sensibile possa leggere Pascoli.
Un film da vedere di sicuro, godibile e avvincente, da gustarsi con occhio critico e riflessivo e non lasciarsi travolgere da impulsi negativi quando si arriva alla battute finali.
Chiuderei come ho iniziato, con una frase di Spike Lee : “ La natura umana è segnata da cose nobili e ignobili “…Riflettiamo…



lunedì 13 ottobre 2008

Il Padrino - Parte I

USA



Durata: 2h e 55'
Genere: Gangster-Movie
Regia: Francis Coppola


Anno: 1972



Trama:


Don Vito Corleone ( Marlon Brando ), capo di una potentissima cosca mafiosa, ha una visione tradizionale del crimine e per questo entra in contrasto con le altre cinque "Famiglie" mafiose che vogliono puntare tutto sul business del narcotraffico.
Sollozzo, un altro boss, decide di far eliminare Don Vito, ma l'attentato fallisce e anche il sequestro non va a buon fine.
A prendere le difese del padre convalescente ci pensa Michael Corleone ( Al Pacino ), giovane figlio del boss, rimasto fuori fino a quel momento dai giri della "Famiglia". Michael si troverà in mano le redine di una potentissima organizzazione...ma a quale prezzo??



VOTO: Davide 8.5 - Valentina 8


Recensionde de IL PADRINO a cura di Davide

Il Padrino non è solamente un film sulla mafia e sul crimine organizzato dove si raccontano omicidi e ritorsioni alla Famiglie ma Il Padrino è una svolta netta nel cinema di questo tipo, questa pellicola amata e odiata non è altro che IL GENERE Gangster – Movie per eccellenza, da qui nasce un epoca e nessun altro film è degno di accostarsi (come hanno insinuato per American Gangster) a questo capolavoro del 1972, primo di tre straordinarie pellicole firmate Francis Ford Coppola, ispirate dal romanzo omonimo nato per mano di Mario Puzo.
Vincitore di tre premi Oscar nel 1972, Miglior Film, Migliore Attore ( Marlon Brando ), Miglior Sceneggiatura Non Originale, e, considerato insieme al Padrino Parte Seconda, pietra miliare della storia del cinema confermandosi anno dopo anno sempre ai vertici di classifiche, stilate da noti statisti, come miglior film di tutti i tempi, e obiettivamente è tutto meritato.
Stravince premi anche al di fuori del noto Zio Oscar, come David di Donatello nel 1973, Miglior Film Straniero e viene consegnato ad Al Pacino un premio speciale per la sua straordinaria interpretazione. Sempre nel 1972 vince un Grammy Awards per la colonna sonora.
In conclusione sbanca le premiazioni su tutti i fronti.
Un elogio allo straordinario Marlon Brando, ormai nella leggenda con la sua interpretazione di Don Vito Corleone, e se penso che la parte non doveva essere sua ma di Laurence Olivier, rabbrividisco. Ma fortunatamente Olivier troppo vecchio e malato per recitare rifiutò e Brando, 47enne si presentò alle audizioni con del cotone in bocca per invecchiarsi, fece rimanere Coppola strabiliato dalla sua prova che la parte fu sua immediatamente. Successivamente queste protesi vennero fatte in silicone per la produzione del film.
Stessa sorte toccò ad Al Pacino, la parte di Micheal Corleone doveva essere affidata a uno tra Jack Nicholson, Dustin Hoffman o Robert Redford, la produzione mise forte pressione sulla scelta a Coppola, ma lui si impuntò dicendo che nessuno dei tre aveva lineamenti e fisionomia riconducibili al popolo siciliano,e propose come ideale Al Pacino…e cosi fù.

Il Padrino fù una pellicola predestinata già dai casting ad entrare nella Leggenda...