mercoledì 26 novembre 2008

Giù Al Nord


Francia



Durata: 1h e 45'
Genere: Commedia
Regia: Dany Boon



Anno: 2008




Trama:


Philippe ( Kad Merad ), Julie e figlio formano una graziosa famigliola che vive tranquilla nel sud della Francia, lei però soffre di depressione e Philippe, funzionario delle poste, per la felicità della moglie chiede il trasferimento in Costa Azzurra.
Lui per ottenere quel posto si finge disabile ma l'inganno viene scoperto subito e per punizione viene spedito a Bergues, cittadina nel Nord della Francia. Tutto questo è un dramma perchè per i Sudisti il Nord è la trasposizione dell'inferno in terra.


VOTO: Davide 6.5 - Valentina 7


Recensione GIU' AL NORD a cura di Davide

Dany Boon e la sua ciurma riesce, almeno in Francia, a far quasi affondare il colossal di James Cameron “Titanic” piazzandosi con “Giù al Nord “ al secondo posto come film d'oltralpe più visto di tutti i tempi. La ricetta del successo? Scherzare sui pregiudizi nazionali tra Nord e Sud ( non troppo diversi dai nostri ) e su i luoghi comuni radicati nella cultura Francese…rendendo questo film una commedia vivace e davvero esilarante.

Il titolo originale è " Bienvenue chez le Ch’tis " che all’incirca dovrebbe essere " Benvenuti tra i terroni del Nord ", ma italianizzato per correttezza in " Giù al Nord ".
In Francia è stato davvero un successo incassando la cifra record di 110 milioni di euro ( incassi mai raggiunti per un film transalpino ).
Il confronto con noi Italiani è immediato dove abbiamo un occhio di riguardo per discriminare il Mezzogiorno, mentre in Francia è tutto per il Nord : Pioggia ogni giorno, Una regione abitata da persone rozze e dedite all’alcol che parlano un dialetto incomprensibile queste sono alcune delle principali " colpe" del Nord.

Il protagonista Philippe ( Kad Merad ), direttore di un ufficio postale, per aiutare la moglie che soffre di depressione trucca le carte per ottenere un trasferimento in Costa Azzurra, scoperta la truffa viene si trasferito ma non nel posto dei suoi desideri ma bensi a Bergues nel Nord profondo di Francia.

Terrorizzato all’idea, si dovrà però ricredere quando approfondirà l’amicizia con il postino del paese Antoine ( Dany Boon ) che come tutti gli abitanti della zona parla un dialetto assurdo storpiando ogni parola, infatti la sequenza dell’incontro tra i due è davvero comica, uno scambio serrato di battute da piangere dal ridere ( immagino che sia stata dura la vita per i nostri traduttori! ).

Ma passati i primi giorni in quel di Brugers - Philippe scoprirà che i soli pregiudizi non posso influenzare e modificare la realtà, e si chiederà come avrà mai fatto prima, nella sua vita, senza di loro, riscoprendo cosi l’amore per sua moglie e la sua famiglia.
Secondo me la commedia più divertente e intelligente del 2008, sicuramente…Da vedere!PISCIOTTI!

La Classe - Entre Les Murs


Francia



Durata: 2h e 08'
Genere: Drammatico
Regia: Laurent Cantet



Anno: 2008


Trama:


Francois ( Francois Begaudeau) insegna in un liceo nella periferia difficile di Parigi. Armato di buona volontà e motivazione cercherà con tutte le sue forze di capire i problemi dei ragazzi e farli avvicinare il più possibile allo studio. Ma non mancheranno i momenti di tensione che destabilizzeranno lui e La Classe.

VOTO: Valentina 7/8 - Davide 7+


Recensione de LA CLASSE a cura di Valentina

mercoledì 19 novembre 2008

Twilight



USA



Durata: 2h
Genere: Fantasy-Drammatico
Regia: Catherine Hardwicke



Anno: 2008



Trama:


Isabella "Bella" Swan ( Kristen Stewart )si trasferisce a Forks dal padre per lasciare cosi libera la madre di seguire il suo nuovo compagno in giro per gli States visto che è un giocatore di baseball.
Questa piccola cittadina dello stato di Washington solo pioggia e immensi boschi non dà apparentemente stimoli a Bella finchè il primo giorno nella nuova scuola nota un gruppo di studenti solitari e particolari, sono la famiglia Cullen. Fra tutti nota Edward ( Robert Pattinson ), il meno introverso del gruppo che però a fatica riesce a guardare e salutare Bella.
Ogni giorno Edward le ricorda che lui è pericoloso e per il suo bene non dovrebbe nascere nulla fra i due.
Con il passare dei giorni Bella nota in lui comportamenti anomali, e come lui tutta la sua famiglia si comporta stranamente......cosi Bella inizia ad indagare e scopre che Edward le nasconde la sua vera identità...e sotto la pressione costante di Isabella, Edward confesserà di essere un vampiro...


VOTO: Davide 7 - Valentina 7/8


Recensione TWILIGHT a cura di Valentina


lunedì 17 novembre 2008

Thank You For Smoking


USA


Durata: 1h e 32'
Genere: Commedia
Regia: Jason Reitman


Anno: 2006



Trama:


Nick Naylor ( Aaron Eckhart ) gestisce le pubbliche relazioni di una delle aziende più importanti nella produzione di tabacco la Big Tobacco. Il suo lavoro va controcorrente, lui difende i diritti dei fumatori e delle aziende prodruttrici di sigarette. Questo lo porterà a scontrarsi con salutisti incalliti e con il governatore del Veermont, che lotta con tutte le sue forze per far apporre la scritta " Poison" ( veleno ) sui pacchetti di sigarette. Nick partirà al contrattacco con una controffensiva a 360° .


VOTO: Davide 6.5 - Valentina 6/7

Recensioni di THANK YOU FOR SMOKING a cura di Davide

Thank You For Smoking” è un film del 2006 del regista Jason Reitman, commedia irriverente e Politically Scorrect sul mondo del tabacco. Questo lungometraggio è tratto dal romanzo omonimo di Christopher Buckley.
Il protagonista assoluto della pellicola è il più che convincente Nick Naylor al secolo Aaron Eckhart ( Harvey Dent ne Il Cavaliere Oscuro ), la strabiliante abilità del personaggio da lui interpretato è la sua straordinaria e convincente dialettica grazie alla quale riesce a convincere chiunque abbia davanti sulla veridicità delle sue parole.
Ottimo padre, separato e venerato dal figlio, Naylor ha come unici amici due rappresentanti, rispettivamente dell’industria delle armi e dell’alcol, il trio si è soprannominato MDM cioè Mercanti Di Morte, i tre s’incontrano settimanalmente al pub per pianificare le loro strategie difensive su i continui attacchi della società e per lodare i risultati da loro ottenuti, tutto in modo estremamente sarcastico e scorretto.

Il film è un mix di genialità, sarcasmo e ironia dimostrando che quando vuole l’America riesce a prendersi gioco, fin troppo bene di se stessa e dei suoi stereotipi…facendo riflettere su gli evidenti limiti della mentalità radicata nella società statunitense.
Una società Americana contraddittoria e facilmente influenzabile da chiunque, basta che sia un abile oratore; come dice Nick NaylorChi riesce ad argomentare meglio le proprie opinioni ha sempre ragione” riuscendo a plasmare a proprio piacimento le menti troppo credulone della gente, quelle stesse persone che magari un attimo prima ti venerano e subito dopo ti mettono alla gogna.

Un film audace e divertente, laddove per tutta la durata del film si parla di tabacco e tabagismo ma verosimilmente non si vede una sigaretta accesa.
Da segnalare i dialoghi intelligenti e riflessivi dei tre amici MDM e quelli tra Naylor e il senatore Ortolan Finistirre, sostenitore del colesterolico formaggio del Vermont. Consigliata la visione….non nuoce alla salute…

domenica 16 novembre 2008

Pride And Glory - Il Prezzo dell' Onore

USA


Durata: 2h e 05'
Genere: Thriller - Poliziesco
Regia: Gavin O'Connor


Anno: 2008



Trama:


New York; Durante una retata quattro agenti della narcotici rimangono uccisi in un imboscata.
Il caso viene affidato al Detective della omicidi Ray Tierney ( Edward Norton ), che ha l'obbligo di far luce su questa situazione e catturare il trafficante di droga nonchè presunto mandante della strage, Angel Tezo. Ma durante le indagini Ray viene indirizzato da dei testimoni a far luce sulla presenza di poliziotti corrotti nel distretto dove operano suo fratello Francis ( Noah Emmerich ) e il cognato Jimmy Egan ( Colin Farell ).


VOTO: Valentina 6/7 - Davide 6+

Recensione PRIDE and GLORY a cura di DAVIDE

Gavin O’ Connor ( Miracle ) torna alla regia e riesce finalmente a far uscire nelle sale il suo “Pride and Glory – Il Prezzo dell’Onore” messo in bozza nel 1999 ed entrato in produzione nel 2001 ma subito dopo rinviato a data da destinarsi per via delle stragi del 11 settembre a New York, venne messo in un angolo perché valutato inadatto, in quel ambito di tragedia, per via della critica feroce sulla polizia della Grande Mela e sullla messa in evidenza di tutto il marcio del dipartimento.

Il cast di questo thriller – poliziesco ci propone una coppia inedita per il grande schermo, il binomio Colin Farell VS Edward Norton, quest ’ultimo da me molto stimato per le sue enormi capacità espressive e dopo l’ottima prova ne “La 25° Ora” di Spike Lee, ero molto curioso di vedere se con questa pellicola Norton fosse giunto ad un passo dalla consacrazione definitiva.
Completano il cast Noam Emmerich alis Francis Tierney ( Frequency, Cellular e Miracle ) dove interpreta la parte del fratello di Ray ( Edward Norton ) e Jon Voight nella vita reale padre di Angelina Jolie e in Pride And Glory padre di Ray e Francis.

O’Connor firma la regia di un poliziesco molto avvincente, puntando il dito sull’enorme quantità di marcio radicato nella polizia Newyorkese e sono pochi quelli che con vero Onore si tengono fuori da questo giro.
Poliziotti corrotti senza scrupoli, che, citando una battuta di Farell, “ Abbiamo la pistola e il distintivo sono il pass per tutta la città” si credono Dio in terra, capaci di assolvere ma allo stesso tempo giudicare, seminando più morti loro che la vera criminalità, e tra mazzette e sangue i significati di Onore e Gloria si perdono per prendere la forma di un arma a doppio taglio, una pericolosissima arma tagliente se usata in modo errato.
Con questo film il regista ha voluto rendere omaggio al padre che prestò servizio con vero onore e gloria per molti anni nel NYPD.

Vorrei sottolineare la bruttezza e l’inutilità della scazzotta nel pub tra Farell e Norton a ritmo di ballate irlandesi, una scena più trash che cult.

Una parola d’elogio va fatta ad Edward Norton, la parte del poliziotto frustrato in lotta perenne tra il bene e il male, e come il dubbio e il dilemma, esaltino oltre ogni modo le sue ottime qualità ( vedi Fight Club ), dimostrando che è l’attore migliore in circolazione ad Hollywood. Pollice verso invece, come sempre, per Colin Farell, lo trovo un pessimo attore, incapace nelle sue performance ad emozionare, nei suoi occhi e nel suo sguardo c’è ben poca espressività.

giovedì 13 novembre 2008

40 Anni Vergine


USA


Durata: 1h e 56'
Genere: Commedia
Regia: Judd Apatow



Anno: 2005




Trama:


Andy ( Steve Carell ) è un quarantenne tranquillo che trascorre le sue giornate tra lavoro, fumetti, videogames, action figures e amici. Proprio quest' ultimi venuti a sapere che Andy non ha ancora fatto sesso cercheranno in tutti i modi di trovargli una donna. Ma ogni tentativo si rivelerà vano, finchè Andy non incontra casualmente la bella Trish...che sia la volta buona?


VOTO: Davide 6

Recensione 40 ANNI VERGINE a cura di Davide

Judd Apatow firma la regia di “40 Anni Vergine” pellicola che nel 2005 sconvolse l’America e fu campione d’incassi al box-office, davvero un successo…
L’idea della sceneggiatura fu di Steve Carell ( interprete di film di livello come Little Miss Sunshine e AnchorMan ) dopo che, per i suoi sketch aveva creato un personaggio di mezza età ancora immacolato, che ebbe molto successo e piaceva alla gente se poi aggiungiamo che lui e Apatow (regista e scrittore di commedie) si conobbero otteniamo “40 Anni Vergine” sul grande schermo.
Il cast si potrebbe anche chiamare “L’allegra combricola Apatow”, Seth Rogen, Paul Rudd e Romary Malco sono attori feticci per Apatow onnipresenti nei suoi film vedi “Molto Incinta”.
Comunque un gruppo molto affiatato dove la risata e la comicità sono il loro punto forte, poi con l’aggiunta di Steve Carell premiato per la parte di Andy Stitzer con un MTV Movie Awards come Miglior Performance Comica, il gruppo fa un notevole salto di qualità.
40 Anni Vergine “ non è il classico film demenziale con teen-ager alla ricerca della consacrazione sessuale ( American Pie e tutto il filone che si è creato) questo film si distacca dal genere di molto, alzando un po’ il tiro, prendendo in esame non più il solito adolescente ma un uomo di quarantanni eterno peter pan.
Una commedia da dove non si può pretendere nulla più di quello che già ci offre un film di durata insolita per il genere, ben due ore, ma nel complesso gradevole alla visione.
Situazioni divertenti al limite tra realtà e paradossale non mancano, dove alcuni spettatori ci si potrebbero pure rispecchiare, immedesimandosi nelle gesta dei personaggi.
Finale ovviamente Happy Ending dove si capisce l’importanza della ricerca del vero amore che ci completi e ci realizzi, insegnandoci di non cedere noi stessi tanto per, ma bisogna saper aspettare il momento buono….condividibile o no come ideale il succo della pellicola è questo.
Da non disdegnare per una serata pizza e divano.

Wall - E

USA


Durata: 1h e 38'
Genere: Animazione
Regia: Andrew Stanton


Anno: 2008



Trama:


Wall-E è un robot programmato per ripulire la Terra da tutti i rifiuti prodotti dal genere umano. Terra ormai deserta e abbandonata, e in questo ambiente desolato passa la sua esistenza solitaria Wall-E, tra cimeli dei secoli passati e musical.
Fino a quando arriva EVE, sofisticato robot – sonda, inviato sulla Terra dalle generazioni successive dei Terrestri.
EVE ha una missione ben precisa che si scopre nel momento in cui Wall-E dona una piantina alla sua amica. Infatti il sofisticato robot ha lo scopo di trovare forme di vita sul pianeta e Wall-E con questo regalo le darà un grosso contributo a portare a termine la direttiva.
Ma una volta immagazzinato il vegetale, EVE viene recuperata dalla sonda madre, e Wall-E non potrà far altro che seguire la sua amata nello spazio più profondo.


VOTO: Davide 6.5 - Valentina 6/7

Recensione WALL-E a cura di Davide

All’inizio fu Toy Story con cui la Pixar rivoluzionò il mondo dell’animazione con l’avvento del 3-D digitale, poi ci fu il successo di capolavori come “Alla Ricerca di Nemo”, “Monsters & CO” e “Cars” per arrivare fino ad oggi con l’uscita nelle sale di “Wall-E”.
Con il tenero robottino, tanto somigliante a “Numero 5” di “CortoCircuito”, la Pixar ha voluto voltare ancora una volta pagina proponendoci non la solita animazione, ma aprendo uno spazio anche per i più grandi trattando tematiche strettamente attuali.
Cosi la Pixar attraverso il suo staff ha voluto puntare il dito contro il consumismo sfrenato degl’ultimi anni e su i danni che esso ci procurerà se non vi poniamo limiti, sensibilizzando tutti, dai più piccoli ai più grandi, sul problema dell’inquinamento ambientale senza però trascurare lo spettacolo, affascinandoci con una storia d’amore cosmica, tra stelle e pianeti.
Il Cartoon descrive gli abitanti della terra come una società obesa e rimbambita dalla TV costretta a scappare dal pianeta reso inabitabile dalla montagne immense di rifiuti, girovagando per lo spazio su la superlussuosa astronave chiamata AXIOM.
Wall – E è l’ultimo robot della sua specie, quindi trascorre un esistenza solitaria tra i rifiuti e ha come unico amico uno scarafaggio, il suo passatempo è collezionare oggetti strani dell’epoca passata e vedere il musical “Hello Dolly” su una vecchia VHS, ebbene si il nostro simpatico robottino è riuscito a sviluppare un intelligenza ed è arrivato a provare sentimenti, sa cos’è l’amore e lo scoprirà ben presto.
Una curiosità emerge dalle parole di Stanton che dichiara di aver preso ispirazione da film cult del passato come “2001 – Odissea nello spazio”, “Alien”, “Guerre Stellari”, “Blade Runner” e “Incontri Ravvicinati del 3° Tipo”, per la realizzazione di Wall - E.
Film che gli hanno trasmesso sensazioni forti “Mi hanno fatto convincere, come se fosse realtà che non siamo soli nell’universo, e con Wall – E volevo trasmettere le stesse cose che ho provato io durante la visione di queste pellicole".

Niente da dire, il cartoon è riuscito bene, e devo anche ammettere che all’inizio ero davvero scettico sulla visione, mi preoccupava il fatto che per almeno ¾ di film ci sia l’assenza di dialoghi ma solo rumorini elettronici emessi dai nostri eroi, ma poi la curiosità è stata troppa se aggiungiamo la coincidenza che all’UciCinemas lo proponevano a 3 euro, non ho potuto lasciarmelo sfuggire e alla fine ne sono rimasto abbastanza soddisfatto, poi il tormentone del robottino programmato per pulire che impazzisce dietro a Wall – E , merita di essere visto.

lunedì 10 novembre 2008

American Dreamz

USA



Durata: 1h e 47'
Genere: Commedia
Regia: Paul Weitz


Anno: 2006


Trama:


Martin Tweed ( Hugh Grant ), conduttore del reality show americano, 'American Dreamz', per far sì che gli ascolti del programma continuino a salire, decide di reclutare concorrenti...."particolari". Tra tutti gli aspiranti sognatori verrano scelti: Sally Kendoo ( Mandy Moore ), cameriera dal volto angelico ma pronta ad usare ogni mezzo pur di conseguire la vittoria, Omer Obeidi, immigrato arabo con la passione per i musical di Broadway e promesso martire della Jihad, e Sholem Glickstein, molleggiato rapper ebreo. Tweed ottiene per la serata finale la partecipazione come giudice d'onore niente meno che il Presidente USA, Joe Staton ( Dennis Quaid ) per un finale quanto mai..ESPLOSIVO!


VOTO: Davide 6,5


Recensione AMERICAN DREAMZ a cura di Davide

American Dreamz è un film del 2006 del regista Paul Weitz ( American Pie, About a Boy, In Good Company ), la pellicola è una satira dichiarata contro le manie del popolo Americano e dell’ amministrazione Bush. La critica alla massa statunitense parte tutta dalla parodia del concorso canoro televisivo American Idol, una sorta di reality show seguitissimo negli States.

American Dreamz è in pratica una trasmissione televisiva canora in stile, per intenderci, Saranno Famosi condotto dall’ acido e cinico Martin Tweed ( Hugh Grant ) – grande nella sua prova – ( pian piano sto rivalutando questo attore che non mi è mai andato a genio ) dove tante “ Ugole d’Oro”, sconosciuti mister nessuno, si sfidano tra loro per vincere e realizzare il sogno americano.

Il regista opta per una visione corale di tutti i personaggi, strepitosi nelle loro personalità, facendoci seguire le loro vite tutte e quattro parallelamente legate tra loro da un denominatore comune, partecipare e vincere American Dreamz….man mano che il film entra nel vivo il ritmo incalzante e una comicità strabordante ci trascinerà in un crescendo di risate senza freno.

Nella riuscita del film influisce molto un ottimo cast dove la maggior parte degli attori avevano già lavorato tra loro e con Weitz affinando,cosi, al massimo il loro feeling, come Dennis Quaid, nelle vesti del presidente svampito degli Stati Uniti e il suo consigliere l’irriconoscibile Willem DaFoe e Hugh Grant alias Martin Tweed come già detto prima, grandissimo nella sua dimensione del cinico e bastardo.

Questi sono i tipici film che non ti aspetti, casualmente noti il trailer, ne rimani impressionato positivamente ma un filo di scetticismo ti rimane sempre, poi invece lo vedi e finito il film sei felicemente soddisfatto di quello che hai visto.
Un lavoro onesto per Weitz senza tante pretese ma ben riuscito, una commedia piacevole dove durante i suoi 100’ non ci si annoia nemmeno un secondo e i personaggi del concorso sono davvero esilaranti da Homèr, terrorista con la passione per Broadway, Sally ( Mandy Moore ), teenager americana disposta a tutto, davvero tutto! Per vincere American Dreamz e infine un rapper ebreo - il solo ricordo dei tre mi fa venire voglia di rivederlo - …per non parlare poi del Presidente degli Stati Uniti sprofondato in una “esilarante” crisi d’identità senza fine.
STRA - CONSIGLIATO…bisogna sognare d'altronde…no?

lunedì 3 novembre 2008

Solstice

USA



Durata: 1h e 27'
Genere: Horror
Regia: Daniel Myrick



Anno: 2008



Trama:



A pochi mesi dalla morte della sorella gemella, Megan decide insieme ai suoi amici, compreso l'ex fidanzato della sorella di passare qualche giorno in assoluto relax nella casa dei suoi genitori al lago.
Ma le cose non vanno per il verso giusto neache là, Megan incomincia ad avere strane visioni e in più succedono cose inquietanti nel cottage e Megan incomincia a pensare che la sorella la stia avvisando di qualcosa. La giovane è convinta dal droghiere del paese, esperto di magia nera, a effettuare una seduta spiritica, visto che il solstizio d'estate è particolarmente consigliato per mettersi in contatto con l'aldilà....cosi facendo Megan scoprirà ben altre verità...


VOTO: Davide 5.5- Valentina 4.5


Recensione SOLSTICE a cura di Davide

Per una Domenica sera in totale relax abbiamo optato per questo film BlockBuster dal titolo SOLSTICE.
Ingannati dalla frase ad effetto in copertina “Solstice - Non Puoi Sotterrare la Verità” e dal nome del regista, tale Daniel Myrick, l’abbiamo noleggiato.
Possiamo dire che Daniel Myrick è il padre degli Handycam Movie che con il suo The Blair Witch Project ha tanto sconvolto la fine degl’anni novanta.

Il film si presenta bene nelle battute iniziali di presentazione del DVD, l’introduzione che ci accompagna al menù è un susseguirsi d’immagini molto angoscianti sulla scia della videocassetta di The Ring, ciò mi piace molto e mantiene alte le mie aspettative su questa pellicola.
Peccato che tutta la carica adrenalinica accumulata nell’ intro si dissolve con il passare dei primi minuti del film, scivolando via via verso un finale inaspettato per la sua bruttezza.
Un cast pessimo forse degno di un teen-movie modello American Pie, nella sostanza un copione con battute “telefonate”, recitato e doppiato in modo quasi grottesco.
La pellicola segue la scia dei soliti horror-teen-movie che tanto affollano le nostre sale recentemente, appioppandoci il solito gruppetto di adolescenti che si impressiona per un po’ di fango, meloni marci e taglietti sulle dita, e che si fanno una bella gita in un cottage ovviamente disperso in un bosco tra sesso, alcol e strane visioni.
Un film assolutamente da tenere lontano dal lettore DVD che fa pensare a come Myrick sia stato fortunato con il precedente film The Blair Witch Procjet ad aver ottenuto cosi tanto successo e insegna come non è assolutamente facile vivere di rendita nel mondo del cinema. Film BOCCIATO. Myrick RIMANDATO.

Il Passato è Una Terra Straniera


Italia



Durata: 2h
Genere: Drammatico
Regia: Daniele Vicari


Anno: 2008


Vietato ai Minori di 14 Anni


Trama:


Giorgio ( Elio Germano ), 22 anni, studente modello di famiglia borghese, conduce una vita tranquilla e nella routine, fino a quando una sera ad una festa incontra Francesco ( Michele Riondino), che lo trascina nel vortice del gioco d'azzardo, del sesso e della droga...e per Giorgio non sarà più la stessa vita...


VOTO: Davide 6.5 - Valentina 7


Recensione IL PASSATO E' UNA TERRA STRANIERA a cura di Valentina


sabato 1 novembre 2008

La Banda Baader Meinhof

Germania



Durata: 2h e 30'
Genere: Drammatico
Regia: Uli Edel



Anno: 2008



Trama:


Germania Occidentale, Anni 70, la giornalista di sinistra Ulrike Meinhof, si unisce al gruppo armato dei ribelli Gudrun Ennslin e Andreas Baader per combattere l'altra faccia del Nazismo: l'imperialismo Americano radicato e sostenuto dalle istituzioni tedesche ancora filo-naziste. I 3 fondano la RAF ( Red Army Faction ) per combattere il potere nel loro paese. Preso da una storia vera.


VOTO: Davide 8.5 - Valentina 7.5


Recensione de LA BANDA BAADER MEINHOF a cura di Davide

Grazie al regista Uli Edel, approda al cinema la storia dell’organizzazione terroristica Tedesca di estrema sinistra Rote Armee Fraktion ( RAF ) che portò morte, sangue e paura per le strade della Germania post- Nazista; dai primi anni Settanta, anno di fondazione, fino alla fine degl’anni Novanta, quando con un comunicato pubblico cessò di esistere ufficialmente la RAF.
Uli Edel per la realizzazione di questo film si è ispirato all’omonimo romanzo di Stefan Aust, videoraccontandoci le gesta di Andreas Baader, Ulrike MeinHof e Gudrun Ennslin, snocciolando egregiamente i motivi che hanno spinto i tre a formare il gruppo estremista portandoci a vivere intensamente ogni attimo della loro rivoluzione.
Ciò che mi ha esaltato durante la visione di questa pellicola è stata la capacità del regista di creare un ottimo prodotto di assemblaggio tra parti ottimamente recitate da attori, a me sconosciuti ma comunque perfetti nelle loro parti, con pezzi di storici di repertorio. Il risultato è semplicemente fantastico .
Ed è sorprendente come in sole due ore e mezza di film, Edel riesca a far captare al pubblico l’ideologia, le convinzioni e le motivazioni che hanno spinto alla nascita di questo gruppo armato.
Riuscendo con abile maestria a dipingere un quadro perfetto in tutte le sue sfaccettature della situazione socio-politica di quella Germania messa in ginocchio da atti terroristici di un certo peso, influenzando parecchio anche la situazione Europea soprattuto Italiana dell'epoca, vedi Brigate Rosse, con cui la RAF aveva intrecciato ottimi rapporti.
Edel riesce a far catapultare direttamente lo spettatore per le vie di Berlino tra manifestanti, rivolte e attentati terroristici…facendoci vivere i centocinquanta minuti tutti d’un fiato.

Ottimo Film, deciso ed emozionante, peccato che non sia stato sponsorizzato molto, non dico per sbancare i Box - Office ma sicuramente è un prodotto che può essere utile a molta gente ad aprire gl’occhi su tematiche che vengono messe ai margini della società volutamente! Avvenimenti storici lasciati ai ricordi della mente per far si che poi più nessuno se ne ricordi.
Un grazie speciale va ad Edel che ci ha rinfrescato la memoria, a mio parere, con una pellicola promossa pienamente restando in attesa della vendita del DvD che finirà direttamente nella mia collezione.